› Reattività gruppo del boro

 

 

L'apparenza inganna

Può sembrare che sull’alluminio non ci sia niente da aggiungere a quello che già si sa. Sbagliato. Intanto fra tutti i metalli è il più abbondante sulla crosta terrestre. Infatti rappresenta l’8,3% in peso. E poi è un metallo molto reattivo, a differenza di quello che si può pensare osservando gli innumerevoli usi che l’uomo ne fa. Se viene ridotto in polvere fine, è addirittura infiammabile. Se acceso con una fiamma o una pagliuzza di legno ardente, questo inizia a bruciare sprigionando un calore molto elevato e una luce abbagliante, che si ravviva soffiandoci sopra. Quindi è proprio vero che, a volte, l’apparenza inganna.

 

 

Procedimento alluminotermico

Il procedimento alluminotermico, come dice il nome, utilizza l’elevato calore di reazione che si sprigiona quando questo elemento viene ossidato, in questo caso dall’ossido di ferro(III). Mescolando in quantità opportune un’ossido di un metallo meno elettropositivo dell’alluminio (ferro, cobalto, manganese, rame, cromo, nichel)   con dell’alluminio in polvere, e innescando la reazione con un calore molto elevato (pezzetto di nastro di magnesio bruciante), avviene un’ossidoriduzione: l’alluminio viene ossidato dal metallo dell’ossido, che a sua volta si riduce a elemento. Nel caso del ferro il calore di reazione è così elevato che questo si forma allo stato liquido, sgocciolando dal vaso di terracotta nel quale ho eseguito la reazione. L’ultima goccia solidifica prima di cadere e rimane appesa al vaso. E’un ottimo metodo per produrre ferro puro esente da carbonio.


‹‹ Gruppo del boro