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Il litio, che io considero il re dei metalli, è il capostipite della famiglia dei metalli alcalini. E’ il primo elemento solido, poiché segue l’idrogeno e l’elio. E’ un metallo leggerissimo, poiché la sua densità è circa metà di quella dell’acqua. E’ l’elemento con il potenziale standard di riduzione più negativo. Queste caratteristiche ne fanno, non a caso, il componente chiave delle batterie di ultima generazione per apparati elettronici. Nella foto lo si vede galleggiare sul solvente nel quale è conservato.
Il sodio è un elemento da tutti conosciuto e sentito nominare, principalmente riguardo l’acqua minerale. Anch’esso è un alcalino e non molti sanno che, a parte quando disciolto in acqua, è un metallo tenero ed argenteo, facilmente tagliabile con un coltello. A causa della sua elevata reattività, viene conservato sotto olio di vaselina o etere di petrolio.
Il potassio, anch’esso metallo tenerissimo e dal colore brillante, si distingue da sodio e litio che lo precedono per una reattività ancora più accentuata.
Il rubidio conserva le stesse proprietà dei suoi cugini alcalini, ma si distingue per un prezzo elevatissimo, che sfiora i 150 euro al grammo!
Il cesio, anch’esso molto costoso, anche se non come il rubidio, ha letteralmente segnato il nostro tempo: Nel 1967 la tredicesima conferenza generale dei pesi e delle misure definì il secondo come la durata di 9.192.631.770 periodi della radiazione corrispondente alla transizione tra due livelli iperfini dello stato fondamentale dell'atomo di cesio 133.